OSSERVATORI
Gli Osservatori permanenti rappresentano il fiore all’occhiello di Link LAB, sia per le tematiche che trattano che per la mission che li contraddistingue, ovvero offrire alle Istituzioni e alla società civile quegli imprescindibili elementi di conoscenza della realtà sociale sotto forma di dati, analisi, idee e proposte. In particolare, sin dal 2012 all’interno di Link LAB operano due diversi osservatori: “Generazione Proteo”, l’osservatorio permanente sui giovani dell’Università degli Studi LINK, e l’Osservatorio “Suicidi per motivazioni economiche”. Entrambi gli osservatori sono diretti da Nicola Ferrigni.
“Generazione Proteo” è l’osservatorio permanente sui giovani dell’Università degli Studi Link. Come ponte tra Scuola e Università, l’Osservatorio vanta una intensa collaborazione con un network di istituti scolastici secondari di secondo grado, formalizzata attraverso la sottoscrizione di un “Accordo di Rete”, attraverso cui ideare insieme e condividere strumenti di analisi finalizzati a studiare l’universo giovanile.
Dal 2013, l’Osservatorio realizza annualmente un rapporto di ricerca sui giovani, che coinvolge studenti di età compresa tra i 16 e i 19 anni. A partire dal 2016, la presentazione dei risultati del rapporto di ricerca avviene nell’evento #ProteoBrains, la “due giorni” annuale di dibattito tra Scuola e Università, organizzata dall’Osservatorio e che vede protagoniste centinaia di studenti provenienti da tutta Italia “salire in cattedra” confrontandosi con autorevoli esponenti delle Istituzioni, della cultura, delle professioni e della società civile.
L’Osservatorio “Suicidi per motivazioni economiche” è stato istituito nel 2012 e, dopo la sospensione dell’indagine Istat in materia, rappresenta la principale fonte accreditata di dati sul fenomeno dei suicidi e dei tentati suicidi causati da difficoltà di carattere economico.
I risultati della quotidiana attività di monitoraggio svolta dall’Osservatorio vengono pubblicati con cadenza semestrale in appositi report, che misurano le dimensioni del fenomeno, ne delineano l’evoluzione, infine analizzano le caratteristiche sociali, demografiche e culturali delle vittime.
A partire dal 2018, infine, l’Osservatorio si è fatto promotore di una rete di organizzazioni di categoria, associazioni, soggetti ed enti che a vario titolo si occupano di questa emergenza sociale con l’obiettivo di dar vita a una task force dedicata al fenomeno.