LE NUOVE POVERTÀ NEL TERRITORIO DI ROMA CAPITALE

2020-2021

A causa del diffondersi della pandemia, il nostro Paese si è trovato a dover fronteggiare gli effetti dell’emergenza dal punto di vista non soltanto sanitario, ma anche e soprattutto economico e sociale, stante il fatto che molte delle misure stabilite a livello centrale e locale per arrestare la diffusione del virus hanno inibito per numerose categorie sociali la possibilità sia di poter ricavare un reddito sia di poter consumare beni e servizi di mercato, e nel contempo hanno reso ancor più difficile la precaria situazione di chi già viveva in una condizione di povertà. Proprio per far fronte alle conseguenze socio-economiche della pandemia, tanto il Governo quanto i Comuni hanno messo in campo una notevole quantità di risorse destinate all’attivazione e/o al rafforzamento di servizi socio-assistenziali per la popolazione, in particolare in quelle grandi aree metropolitane particolarmente colpite dal dilagare della crisi, ora intercettando i bisogni delle fasce sociali più colpite, ora invece adottando strumenti non sempre percepiti come pienamente idonei o soddisfacenti dagli stessi.

Alla luce di queste premesse, la ricerca analizza l’impatto del Covid19 sulle cosiddette “nuove povertà” sul territorio di Roma Capitale, con l’obiettivo di comprendere se e come le azioni poste in essere dall’Istituzione capitolina siano state percepite dai beneficiari come efficaci strumenti di contrasto dell’emergenza sanitaria e delle sue conseguenze economiche e sociali. La ricerca mira altresì a studiare la più generale percezione del cittadino rispetto al fenomeno sempre più dilagante delle nuove povertà, al fine di comprenderne tanto la dimensione materiale quanto quella immateriale.

Dalla ricerca emergono alcune significative evidenze, legate in primis alla presenza, nel territorio di Roma Capitale, di almeno tre diverse forme di povertà (cronica, periodica e occasionale), che l’emergenza sanitaria tende a estremizzare e polarizzare. Alle tradizionali categorie di “poveri” il Covid ne aggiunge tuttavia una nuova, strettamente derivante dagli effetti della pandemia sul mercato del lavoro: a popolare la categoria sociale dei “nuovi poveri”, sono infatti perlopiù lavoratori stagionali e, anzi soprattutto, lavoratori irregolari, che per la prima volta si trovano nella condizione di dover chiedere un aiuto all’istituzione e che in molti casi vivono questa condizione ora come fallimento personale ora invece come occasione di rivendicazione di un proprio diritto.

DIRETTORE SCIENTIFICO

Nicola Ferrigni

COORDINATORE SCIENTIFICO

Marica Spalletta

PARTECIPANTI

Paola De Rosa
Matteo Pietropaoli
Tirocinanti

PARTNER

Sapienza-Università di Roma

PROMOTER

Roma Capitale, Dipartimento Politiche Sociali